Iperattività

Soundtrack: Abba Mamma mia

Dopo giorni di immobilità assoluta: divano/voragine – computer – letto – computer, ieri ho avuto la peggiore crisi di iperattività della mia vita. Manco avessi preso il cortisone.

Non è da me.

Pulita casa in pochissimo tempo, schizzando come una pallina da flipper; 25 minuti di cyclette pedalando come una rapinatrice in fuga; ballato techno-trance per quasi due ore come avessi 20 anni e mi fossi calata; lavorato ad un testo restando in piedi; trovate in facebook 30 cosette carine e deliranti; a piedi al cinema (Mamma mia! film delizioso) andata e ritorno a passo da bersagliere.

Ripeto che non è da me. Io sono, in genere, quella dei tempi dilatati, dellla modalità “risparmio di energia” e della uallera come stile di vita imprescindibile.

Comunque, Mamma mia! è un bel film e, per questo, vi beccate il pezzone degli ABBA.

Ragionamenti iperveloci di ieri mi portano, di nuovo, a pensare di andare via dal Lazio e trovare un altro posto. Un pendolo impazzito che ondeggia senza fermarsi e scegliere.

Così mi sento.

Troppe chiacchiere e pochi fatti.

Chiacchierato al telefono con una vecchia amica che mette di buon umore.

Ma, lo stesso, ho la sensazione di non andare da nessuna parte.

Resto qui a proteggere uno stile di vita che non so nemmeno se mi appartiene, ma “si ha da fare”, mi dico.

Mi ricorda il mio modo di non voler chiiudere la relazione con la mia ex-fidanzata, tutto queso solo perché logica dice che non si dovrebbe fare.

Fare come Maryl Streep e mettere su un albergo in un’isola greca? mi pare il corrispettivo altreoceanico del sogno europeo anni 70 di aprire un bar in Messico…

Ahhh, che noia.

Vado a lavurà, buon inizio settimana a tutti voi seri lavoratori e fancazzisti internettiani.