Soundtrack: Cat Power – (I Can’t Get No) Satisfaction
Mi spiace di non essere riucita a passare al Tumbler, iersera. La questione merita tutta la possibile solidarietà.
Oooohhh.
Ieri nipotazza a casa tutta la giornata. Aveva problemi di connessione ed è venuta qui. Così me la sono spupazzata all day long. Anche se lei è diventata un cyborg. Metà divano e metà computer, con cuffiette e microfono incorporati, che ripete le stesse frasi in inglese come le signorine del radiotaxi e si emoziona quando dall’altro lato le dicono “lovely”…
Stamattina sono uno straccio. Manco avessi fatto quali stravizi: Circolo degli Artisti e back home alle 3 e mezza. ottima compagnia, più che ottima, moltissimo ridere. Ormai ne sono totalmente dipendente devo dire, ché non si può farne a meno delle ragazze (Alice, la Va**, la Omaha e la I**, i Pelati). Adesso mi sento come se mi avessero disassemblato e riassemblato alla rinfusa. Mamma mia che fracicume.
Persa l’abitudine.
In compenso mi capita di fare assai cose diverse dal solito. Per necessità, certo, ma pur sempre diverse.
Per quasi 30 anni ho fatto colazione allo stesso modo. Giuro. Lo sanno tutti. Trent’anni di caffellatte e oro saiwa. Mezza confezione ogni santissima mattina. Avrebbero dovuto darmi un premio fedeltà, pacchi premio annuali, medaglie al valore, targhe commemorative.
Poi ho cambiato. Un cataclisma. Sono passata alle macine. 15 anni di macine. Caffellatte semper. Devo comprare il megapacco ogni volta, sennò mi durano scarsi due giorni. Ogni mattina la zuppagna con tre macine a botta, la giusta temperatura che ammolla e non squaglia, il palato rivestito di uno strato cementifero al sapor di panna e nonsocchè. E poi altre tre e altre tre e altre tre. Fino alla soddisfazione assoluta di aver prosciugato del tutto il liquido caffellattifero.
Da una settimana, via le macine. Le provo tutte (ma non mi togliete il caffellatte che sclero e uccido): fibre, biscottini miserabilmente ipolipidici di ogni genere, fette biscottate e marmellata, merendine decolesterolizzate.
Mi sembra di avere cambiato personalità.
Dottor Jeckill e Mr Hyde.
Pare una cazzata.
Ma non lo è. Mi alzo dalla tavola colazionifera, la mattina, con difficoltà nel riconoscimento della mia persona. Che io sia posseduta?
Sto provando anche ad inseguire un sogno, anche. Mai fatto prima.
E con serietà e impegno.
Certo, sarebbe bene io facessi un corso per meglio prepararmi a ciò. Mi servirebbero un paio di parametri in più, per fare le cose per benino.
Ma ho una ottima consigliera. Ed è già un passo avanti.
Mi sa che devo trovare un modo per ridurre il fumo.
Non esageriamo, cambiare abitudini fino a questo punto mi pare troppo, mica sono Mandrake.