Analisi dell’informazione

Soundtrack: Seal Fly like an eagle

Ricevo circa 8 sms al giorno che pretendono di informarmi sulla vicenda Alitalia.

Cerco di ignorare la questione per due fondamentali motivi:

  1. Non ho informazioni sufficienti sulla vexata quaestio;
  2. Non sono il genere di persona che si impegna a trovare informazioni sulla faccenda;
  3. Sono consapevole del fatto che quello che so è esattamente quello che si vuole che io sappia.

Quando poi mi capita di sentire i tipici commenti da italiano medio, però, mi si accartoccia il cervello e mi fuma il naso.

Ripeto e ribadisco che non ho informazioni ma mi pare non sia troppo difficile capire che quello che è in gioco non sono i presunti privilegi degli impiegati della Alitalia, ma il fatto che una nazione avanzata abbia perso la compagnia di bandiera per eccesso di ingordigia politica.

E non solo.

Malgrado la mia profonda ignoranza e strafottenza, i nomi fino a poco fa emersi nelle varie fottutissime trattative, mi suonavano già noti come vampiri e sciacalli finanziari. Mi pare di ricordare che fossero adusi a piombare sull’impresa agonizzante per sbranarne i resti – e farsi anche dare qualcosa (tipo aiuti economici straordinari e speciali) come ringraziamento per la nobiltà del gesto – e poi lasciare la carcassa spolpata come pegno alle migliaia di impiegati con pretese stipendiali.

Ripeto: ho poche informazioni, le mie sono opinioni del cazzo e notizie arrepezzate alla buona.

Ma io so, in questo paese di merda, che piuttosto che consentirci di capire la portata della questione, la responsabilità politica della morte di una delle migliori compagnie aeree al mondo, lo sfacelo nazionale, la figura di merda internazionale, il livello da quarto mondo ormai raggiunto dall’Italia, ci fanno perdere tempo a parlar male di gente che fa un lavoro ben pagato perché non facile e non agevole e/o di responsabilità.

I commenti che sento, dalle signore madri dei miei pazienti, ad esempio, sono di disprezzo per gli stipendi delle hostess o dei piloti, di disgusto per il loro pretendere il suddetto stipendio e per la loro “incomprensibile” opposizione al disfacimento di una azienda rappresentativa come l’Alitalia.

Sento “laggente” affermare con sicurezza che la causa di tutto sono le hostess raccomandate e iperpagate e che non è possibile solidarizzare con gente che guadagna tanto e pretende di tenersi il proprio lavoro ed il proprio stipendio.

Sento dire che, in fondo, peggio per loro, hanno magiato talmente tanto e talmente a lungo…

A me questo paese fa schifo anche e soprattutto per questo. Per l’assoluta, incondizionata, ottusa mancanza di buonsenso e spirito critico. Ci si beve qualsiasi cosa e chissenefotte. Le informazioni sono assunte come pillole di antibiotici, una ogni 12 ore, e senza nemmeno leggere il bugiardino (a proposito, perché cazzo si chiama “Piccolo Mentitore” un foglio di carta che dovrebbe spiegare gli effetti e i controeffetti di una medicina? i misteri della vita). Chiedersi se una notizia appare (a sentimento, a pelle semplicemente a istinto) veritiera, chiara, limpida ed esauriente è, attualmente, uno sport da intelletuali comunisti del cazzo, disfattisti e rompicoglioni.

Ma questo, ricorda qualcosa a qualcuno?

E il tutto, alla fine, mi riguarda. Mi riguarda sempre e comunque.

Mi scuso, ancora una volta, per l’empiricità del testo ma, cazzo, qui ognuno dice la prima strunzata che gli viene inmente tanto per far prendere aria alla bocca, stai a vedere che io non posso.

(Air Botswana è una compagnia di bandiera)

Zitta e a cuccia!

Soundtrack: The Ting TingsShut Up And Let Me Go (solo perché dice shut up)

Capitolo I

Zitta e a cuccia Penelope.

Vergognati per la tua presunzione, per le tue lamentazioni da bimba viziata e capricciosa, per i tuoi miagolii da affamata dotata di mangiatoia vascia (=bassa N.d.T.).

E dormi e sogna tutto quello che hai, più di quanto non ti sia guadagnata, gatta pigra.

Non hai da guardarti le spalle, felino di scena, c’è chi le guarda per te, mentre sfrantumi le palle a destra e a manca con i tuoi personali cataclismi e le tue preci mute e mutevoli. Chi ti copre non parla, agisce. Poche chiacchiere, c’è da fare.

Impara.

Per una volta fai quello che va fatto, palla di pelo, fa’ ciò che è meglio, ragiona e conserva, preserva e risolvi, ringrazia e stai zitta.

Che pure culo ci hai.

In questa serata molte cose in poco spazio.

No.

Poche e precise cose. Anche queste mie.

Comunque.

Capitolo II

Oggi record assoluto di visite al blog. Oltre 400. Mai viste tante in questi mesi. Che accade?

Chissenefotte di che accade, accade ed è già abbastanza.

Accadono un sacco di cose d’altronde.

S’è squetata l’Olanda, diceva la mia prof di storia di epoche pre-zoiche.

Mi sto persino disfrigidando.

Dovessi mai diventare meno acida di così?

Non sia mai.

Buonanotte a tutti, dormite e sognate babbo natale.