Soundtrack: Feist – Brandy Alexander
Ce soir sono andata a veder un film che si chiama “la zona”. Info qui.
Mi sorprende scoprire che è dell’anno scorso e non ne avevo avuto notizia alcuna.
Trama importante, riflessioni di peso sulla natura umana e sul cammino del mondo.
Peraltro perfettamente in linea con la mia teoria (spero bene non solo mia, perbacco) del lecito. Quando stabilisci che all’omicidio esiste anche una sola giustificazione, per quanto importante e corposa, uccidere diventerà l’ultimo e il più lieve degli orrori che sarai in grado di compiere.
E che il mondo si fa sempre più povero.
E chi povero non è, ha paura.
Della altrui disperazione come fosse un’arma carica puntata alla tempia.
Mondaccio schifo.
E di questo mondaccio schifo fanno parte persone che, a qualsiasi costo, non se ne evitano una. Persone che devono, necessariamente e senza freno, far male anche in obliquo. Se il diretto non fosse bastato.
Eppure sarebbe sufficiente un minimo di accortezza e gentilezza d’animo. O forse nobiltà. Ma una rapa è una rapa.
Ma questo è un altro discorso.
Dunque, se il film è in circolo nei vostri quartieri, andatevelo a veder.
Se domani non vado a fare la carta d’identità, difficile che mi facciano passare il check in all’aereoporto. Le foto sono di raro orrore, sembro una lesbica anoressica con l’ictus. Forse per questo non vado al comune.
Ma anche perché sto per piazzare sulla C/I l’ennesimo indirizzo obsoleto già da subito.
Ohhhbbè, ho da stirare circa 64 tonnellate di panni. Tra i quali almeno 3 magliette che mi servono per partire.
Come farò con il blog? Internet point, immagino.
Buon compleanno alla mia ex. Casomai dovesse leggere…
Per il resto tutto bene, disse Natascia.
Dimenticavo una cosa rimarchevole.
Mezzanotte, strada deserta, mi parcheggio per chiacchiere con amico. Finisco la sigaretta. La lancio dal finestrino con la solita modalità da lesbica camionista (pollice e indice e lancio lungo).
Finisce in una bmw cabrio transitante. Sul cruscotto.
Abbiamo sperato che il driver volesse una rissa, wonderles e supergay alla riscossa…
proprio ieri sera ho visto Monster.E’ da ieri che sento Ailin dietro le mie spalle…e questa sensazione di ingiustizia che mi spacca lo sterno.proprio ieri a termini attendevo un’ambulanza per una persona “non sociale”, insomma non nel cerchio “umano”.la gente camminava,la guardava e scavalcava…p.s. io non stiro mai!nemmeno se devo mettere un abito da sera!spero tu possa ricaricarti.un abbraccio
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I miei panni li puoi pure non stirare, l’unico problema è che non rieso proprio a tirarli fuori dall massa informe. Ma perchè le cose non me le racconti a voce e le devo leggere dal blog??
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@elide: perché sono psicolabile e mi sto abituando alla separazione…
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ah ok…
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