Un po’ d’ansia – Post on the run

Soundtrack: Big Soul – 2000 BC

– Questo post inizia il 18 aprile e finisce il 19 aprile. Quindi non è sempre lo stesso –

Non so, ma stasera ho un po’ d’ansia.

Mi aspetto qualcosa di brutto o, quantomeno, bruttino.

Sono stanca strutta e stracqua, 13 ore tra lavoro e corso ECM. Ora vado a docciarmi e a cercare di assumere un aspetto umano. Non so se ci riesco. Ma mi andrebbe di essere aggressiva.

Buon Week end.

ore 11.15

Forse avevo ragione ad essere in ansia.

E sono varie le cose che intoppano, in questi pochi, ultimi giorni.

Oggi si va a casa di R**, che sta per diventare casa di R&B, a fare le handy-women per sistemare spazi e accessori vari. Sarà follia, ne sono certa.

Molte cose in questi giorni mi stanno richiamando alla vita reale e quotidiana. Al consueto difficoltoso realistico vivere. Si vede che ogni tanto ci vuole. Mi sveglio con la notizia che davvero non si sa quando ci potranno pagare e mi viene voglia di rimettermi sotto le coperte e scomparire per il prossimo mese. Magari lunedì mi faccio una postepay e vi invito a versare 1 euro per ciascuno. Può essere che il fitto ci esce. Stavo bene, evidentemente troppo (5 minuti di autocompatimento vittimistico)… Quindi, immagino, devo cominciare a pensare di andare via da Roma. Stamattina mi girano le palle che la metà basta. Stamattina tornerei sul tema delle rotture di cazzo.

ore 14.30

Ho perso il controllo. Del tutto. Sto sclerando come i barboni che urlano per la strada contro il niente. Mi viene voglia di fare come gli scorpioni. Nel cerchio di fuoco.

?

ore 15.30

forse mi sono calmata. Forse. Vedo intorno a me gente che vuole andar via. Anche io. Cazzo. Voglio andare in un posto dove le cose vanno lisce e non si intoppano, dove le persone sono calde e accoglienti, dove scompaiono le pippe e gli scleri e i malesseri e le confusioni e le fobie e gli incubi dell’esistenza. Voglio andare dove mi posso costruire la vita in asse lineare. Senza questi cazzo di picchi di merda. Autocompatimento. Autocentramento. Autoclave. Automobile. Autonomia. Automa. Autoparco. Autodromo. Autostima. Autoctono. Autorità. Automatismo. Autoscatto. Voglio uscire. Vado da R&B a sistemar. Sonica tu vieni? non lo so.

Ore 16.30

Non si va, R&B hanno da fare cose per stasera. Invece mi andava. Devo comprare le sigarette. Scendo lo stesso e vado a prendere un caffé da Sonica. E le sigarette del tabaccaio. E un po’ d’aria. E la nuova selezione musicale sulla mia autopennetta. Poi, stasera, mi tocca cena privata con la R** che suona B**. Poi voglio dormire per un mese e smettere di bere birra che mi rovina la pelle di pEsca. Idiota.

Ore 16 del giorno successivo.

Avevo detto che questo era un post perseverante. Ottima cena offerta dalla R**, devo dire. Poi stimolante chiacchierata al Tumbler con Sonica, Benny, A** e Ro**. Tema della chiacchierata in un prossimo post. Splendida notte. Meravigliosa dormita dalle 11 alle 14.30. Giornata di sole e calore e voglia di mettersi in costume. Sono borderline, ormai è acclarato.

Mi sa che ho finito lo spazio su wordpress, devo capire bene sta cosa, sennò non posso più scrivere.

Buon sole.