Lesbiche vintage: Upper Lipstick

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Soundtrack: E. Serio – Fil Rouge

Bella serata, proprio bella. E** e A** al Tumbler e anche i loro pezzi. Rilassamento, divertimento. Una gioia per una groupie come me. Non le ascoltavo da tempo ed è sempre una bella emozione.

E questo è il cappelletto personale.

Passiamo ora alle cronache da Cartoonia.

Al centro della sala, un tavolo abitato da un gruppo definibile come “Upper Lipstick Lesbian”.

Upper perché non si trattava di semplici vintage lipstick, ma di una rivisitazione romana di L-word.

Lipstick (rossetto) perché, per i pochi che non ne sono al corrente, parliamo di lesbiche femminili, generalmente truccate, spesso con la gonna, capelli perlopiù lunghi e curati, pochi, piccoli indizi di lesbicità (stivali proto-anfibi, espressioni cazzute, lacci di cuoio che emergono da maniche con volant).

Lesbian perché, comunque, so’ lesbiche.

Un tripudio di nomignoli (Lilli, Fiffi, Sissi, Vivvi), una distesa di piumini d’oca renana mohair, trucchi da visagista newyorkese e fuochi d’artificio di scambi di cortesie e cadenze quasi-milanesi.

Questa speciale categoria si differenzia da tutte le altre perché, in effetti, ce l’hanno solo loro. Non sia mai detto che si possano ricordare una faccia che non appartenga al loro “giro”, non sia mai detto che possano mostrarsi affabili con chicchessia che non rappresenti un lustro per il loro “giro”, non sia mai detto che rivolgano la parola alle appartenenti le classi inferiori.

Le upper Lipstick, nella mia città, vengono definite, senza giri di parole: perete.

Concetto di difficile traduzione. Potremmo dire quello standard femminile che vive in “ing”: shopping, travelling, spinning, training, managing, dining, partying…

Le upper lipstick sono molto desiderate e molto odiate. In fondo per le “voglio ma non posso” sono una spina nel fianco. Sono senza dubbio la prova che esistono quelle che possono.

Le camion, le vintage e altre categorie inferiori, ovviamente, non hanno accesso alle upper lipstick (fermo restando il fatto che le upper pescano, una volta terminato il loro “giro”, da qualunque sottogruppo, ma senza mai rendere pubblica la loro debolezza).

Le upper lipstick sono comunque rare, ne esiste uno specifico e ristretto gruppo per ogni città.

Il ricambio è scarso, difficilissimo infatti superare lo sbarramento socio-cultural-economic-politic-professional che le contorna.